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Zerocalcare e la psicologia

Zerocalcare e la psicologia

Il 28 marzo 2020 Repubblica ha pubblicato disegni di molti artisti per rappresentare al meglio il peggio di quei giorni e di quel momento storico: la pandemia COVID-19.

A quel numero speciale, vari nomi hanno contribuito: Andrea Serio, Tanino Liberatore e molti altri ancora. Tra questi Zerocalcare, la cui pagina di giornale è stata ritagliata e conservata accuratamente fino all’anno scorso, quando ho deciso di incorniciarla e metterla in Studio, per ricordami/ci non solo tutto ciò che ha portato quel terribile periodo ma anche riflettere su quanto alcune immagini e i messaggi che con esse portano, possano aiutare, supportare e anche far sorridere tante persone.

In questi anni Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech, è stato spesso citato dai clienti, nelle mie consulenze, preso come “esempio” di uno stato d’animo, di un modo di dire o di fare, forse perchè cresciuto a Roma, nel quartiere Rebibbia, che spesso diventa sfondo e protagonista delle sue storie.

Cosa fa Zerocalcare?

Zerocalcare è principalmente un fumettista e autore di graphic novel. I suoi lavori spaziano tra racconti autobiografici e riflessioni su temi politici e sociali.

Le sue opere trattano temi come l’amicizia, la difficoltà di trovare un posto nel mondo, la precarietà lavorativa e esistenziale, i rapporti familiari, il peso del passato e l’attivismo politico. Il suo stile unisce toni leggeri e comici a momenti di introspezione profonda.

In molti dei suoi fumetti compare un armadillo, una sorta di alter ego o coscienza interiore, che rappresenta le paure, i dubbi e le ansie dell’autore. È una presenza simbolica che racchiude la complessità emotiva dei suoi personaggi.

La Serie Netflix: Strappare lungo i bordi

L’anno dopo la pubblicazione su Repubblica, nel 2021, Zerocalcare ha fatto il suo debutto su Netflix con la serie animata Strappare lungo i bordi. La serie segue la vita di Zero, un alter ego animato dell’autore, e tratta delle sue difficoltà nel vivere in un mondo caotico, dove cerca di “strappare lungo i bordi” e trovare il suo percorso, senza però riuscire a seguire la “linea guida” della vita come vorrebbe. La serie è un mix di riflessioni esistenziali, umorismo e malinconia.

I temi della serie sono molto simili a quelli delle sue opere a fumetti:

  • Ansia e inadeguatezza: Zero affronta costantemente il peso delle aspettative della società, delle relazioni e del proprio futuro.
  • Relazioni personali: Il legame con gli amici, le riflessioni sulle dinamiche amorose e amicali.
  • Fallimento e colpa: La sensazione di non essere all’altezza, il rimorso per le scelte sbagliate, il senso di colpa che spesso accompagna l’autore.

Considerazioni psicologiche sul personaggio

Zerocalcare rappresenta il disagio esistenziale di una generazione cresciuta in un mondo complesso, instabile e precario. La sua figura incarna alcuni tratti psicologici che lo rendono estremamente riconoscibile e vicina a un pubblico ampio:

  • Ansia e incertezza: I suoi personaggi, inclusi sé stesso, sono spesso preda dell’ansia e della paura di non riuscire a trovare il proprio posto nel mondo. Questo è particolarmente evidente nell’armadillo, che funge da voce interiore per tutte le insicurezze del protagonista.
  • Il senso di colpa: Zerocalcare esplora il tema del senso di colpa legato alle proprie scelte o alla mancanza di azione. Questo senso di colpa è spesso alimentato da aspettative irrealistiche su di sé o su come “dovrebbe” essere la vita.
  • Meccanismi di difesa: Nei suoi lavori, l’umorismo diventa un modo per affrontare la sofferenza e la paura. L’uso del sarcasmo, delle battute e dei riferimenti alla cultura pop aiuta a schermare le emozioni più profonde, come la tristezza e la frustrazione.
  • La difficoltà di crescere: Zerocalcare riflette la condizione di molti giovani adulti che faticano a trovare stabilità lavorativa e personale, con una sensazione costante di essere “bloccati” o di non progredire nel modo che la società si aspetta.

5. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) e Zerocalcare

Penso spesso a quant* Zerocalcare ho incontrato nella mia vita e come e quanto alcun* di loro possono essere stat* aiutat* attraverso la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) per affrontare ansie e il senso di inadeguatezza, attraverso azioni per:

  • Identificare e modificare i pensieri automatici negativi che alimentano l’ansia e la bassa autostima.
  • Tecniche di gestione dell’ansia come la respirazione e il rilassamento muscolare progressivo.
  • Ristrutturazione cognitiva, per aiutare il paziente a sfidare le credenze disfunzionali come “non sono abbastanza” o “fallirò sempre”.
  • Affrontare il senso di colpa e l’autoaccettazione, aiutando a riconoscere che commettere errori è umano e parte del processo di crescita.

Conclusione

Zerocalcare rappresenta un narratore moderno, capace di dare voce alle incertezze e ansie della sua generazione, ma lo fa con leggerezza, ironia e profondità. La sua opera, inclusa la serie Netflix, è un’esplorazione del disagio esistenziale, resa accessibile attraverso un linguaggio visivo e culturale che lo rende unico nel panorama italiano.

Buona lettura e buona visione!

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