Tricotillomania e CBT (Terapia Cognitivo-Comportamentale)
La tricotillomania (o disturbo da strappamento dei capelli) è un disturbo psicologico caratterizzato dall’impulso incontrollabile a strapparsi i capelli, che può riguardare il cuoio capelluto, le sopracciglia, le ciglia e altre aree del corpo. Questo comportamento ripetitivo è spesso una risposta a stati di stress, ansia o noia e può portare a conseguenze fisiche visibili come alopecia e a difficoltà psicologiche, inclusi sentimenti di vergogna o imbarazzo.
Tricotillomania e CBT (Terapia Cognitivo-Comportamentale)
La Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) è considerata uno degli approcci più efficaci per trattare la tricotillomania. Questo tipo di terapia si basa sull’identificazione e la modifica di pensieri, emozioni e comportamenti disfunzionali. In particolare, la CBT per la tricotillomania si concentra sui seguenti aspetti:
1. Identificazione degli stimoli
- Un aspetto chiave della CBT è aiutare il paziente a identificare le situazioni o gli stati emotivi che scatenano il comportamento di strappamento dei capelli. Questi “trigger” possono essere:
- Emozionali: ansia, noia, stress, solitudine.
- Situazionali: stare seduti a lungo, leggere, guardare la TV.
- Attraverso l’uso di diari comportamentali, il terapeuta aiuta il paziente a diventare più consapevole dei momenti in cui si verifica il comportamento.
2. Ristrutturazione cognitiva
- La ristrutturazione cognitiva è una parte della CBT che si concentra sull’identificare e modificare i pensieri disfunzionali che portano allo strappamento dei capelli. Il paziente potrebbe pensare, ad esempio, che strappare i capelli sia un modo per gestire l’ansia. In CBT, si lavora per sostituire questi pensieri con convinzioni più utili e funzionali.
3. Inversione dell’abitudine
- Questo intervento mira a modificare i comportamenti problematici sostituendoli con abitudini alternative meno dannose. Ad esempio, quando il paziente sente l’impulso di tirarsi i capelli, potrebbe imparare a svolgere un’azione alternativa come stringere una pallina antistress, toccare un oggetto morbido o semplicemente occupare le mani in un’altra attività.
- L’idea è di creare una risposta incompatibile con lo strappamento dei capelli, impedendo l’azione automatica.
4. Tecniche di rilassamento
- La tricotillomania è spesso associata a stati di ansia o stress, quindi insegnare al paziente tecniche di gestione dello stress e rilassamento (come la respirazione profonda, la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo) può essere utile per ridurre il bisogno di ricorrere al comportamento di strappamento come meccanismo di gestione.
5. Mindfulness
- La mindfulness è un’altra tecnica utilizzata nella CBT per aiutare i pazienti a sviluppare una maggiore consapevolezza dei loro pensieri e comportamenti. Imparare a osservare i propri impulsi senza reagire ad essi può ridurre la tendenza automatica a strapparsi i capelli.
6. Supporto sociale e familiare
- La CBT spesso coinvolge anche il supporto sociale o familiare, soprattutto nei casi di adolescenti o bambini. È importante che le persone vicine al paziente comprendano il disturbo e forniscano un ambiente di supporto privo di giudizio.
Efficacia della CBT per la tricotillomania
Diversi studi hanno dimostrato che la CBT, in particolare l’inversione dell’abitudine, è efficace nel ridurre il comportamento di strappamento dei capelli e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Anche se la tricotillomania può essere cronica, la CBT aiuta molte persone a sviluppare strategie di coping più efficaci e a gestire meglio gli impulsi.
La tricotillomania è un disturbo complesso, ma con il giusto approccio terapeutico, come la terapia cognitivo-comportamentale, è possibile raggiungere significativi miglioramenti sia nei comportamenti che nel benessere emotivo.
Fonte foto: Tyler McRobert (@tylermcrobert) | Unsplash Photo Community