Madri con Disturbo Borderline (BPD): analisi delle implicazioni e suggerimenti di intervento
Fonte: FCP Formazione Continua in Psicologia
Il disturbo borderline di personalità (BPD) è caratterizzato da un pattern di relazioni intense e tempestose, rabbia incontrollabile,. scarso controllo degli impulsi, instabilità affettiva, disturbi dell’identità e cognitivi e comportamenti suicidari ricorrenti. È probabile che gli. individui con BPD affrontino una serie di esiti negativi, tra cui una scarsa risposta al trattamento e scarsi risultati sociali,. professionali e accademici (Bagge et al., 2004; Bender et al., 2001; Skodol et al., 2002).
La vita quotidiana di chi soffre di questo disturbo è legata ad alti livelli di sofferenza, che spesso persiste anche dopo che i sintomi di. impulsività e comportamenti suicidari scompaiono (Zanarini, Frankenburg, Hennen, & Silk, 2003). In ambito clinico, il 75% di coloro che. hanno una diagnosi di BPD sono donne (Skodol & Bender, 2003).
È probabile che un gran numero di donne con BPD siano anche madri, il che, se combinato con le vaste menomazioni funzionali. associate a questo disturbo, rappresenta un problema di enorme interesse pubblico. Pertanto, è in qualche modo sorprendente che gli effetti della BPD materna sui bambini siano stati al centro di poca attenzione empirica o sforzi di sviluppo del trattamento.
Dato che la genitorialità ha un impatto sia sulla madre che sul bambino, riteniamo che lo sviluppo di un intervento genitoriale. specifico per questa popolazione ad alto rischio sia uno sforzo particolarmente importante.
Questo articolo intende rivedere i meccanismi genitoriali che potrebbero spiegare la. trasmissione della vulnerabilità psicosociale dalle madri con BPD alla loro prole, dall’infanzia all’adolescenza.
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