Lo Psicologo No, non l’avevo considerato

“Lo psicologo no, non l’avevo considerato”. Quante volte avete pensato di non averne bisogno, di non essere “uno di quelli che va dallo psicologo” oppure vi siete detti “io mi autoanalizzo da solo”.

Lo psicologo, questa figura professionale “impegnativa”, sempre troppo spesso non compresa, che fa paura o alla quale non si crede abbastanza.

Lo psicologo, oggi, può essere un prezioso alleato nelle sfide quotidiane: nella vita di tutti i giorni quando può capitare di sperimentare momenti di tristezza, insoddisfazione e inadeguatezza. Viviamo vite complesse, correndo da una parte all’altra e non concedendoci troppo spesso momenti per fermarci e respirare…

Nella maggior parte dei casi ci si ricarica durante il weekend, le ferie e in momenti che per tutti noi sono pause da tutto e tutti, altre volte questo non avviene neanche in quei momenti.

Può capitare perciò, di provare sentimenti in cui ci si senta intrappolati in situazioni nelle quali prevalgono comportamenti e pensieri automatici, negativi, capaci di interferire con la nostra serenità e di impedire alle nostre aspirazioni di vita di realizzarsi.

La figura dello psicologo può essere utile per superare l’ostacolo senza incorrere in ulteriori problemi con se stessi e con gli altri. E allora perché siamo sempre cosi prevenuti? Quali “scuse” ci raccontiamo?

Ci diciamo che passerà, che è colpa degli altri, che dobbiamo dormirci sopra e tutto passerà ma soprattutto che non siamo matti come Jack Nicholson (ma magari affascinanti) nel famoso film del 1975 Qualcuno volò sul nido del cuculo.

Ricordiamo che lo psicologo non si occupa solo di malattie psichiatriche: il suo campo d’azione è anche quello della “semplice vita quotidiana”. La sua attività consiste nell’aiutare le persone a superare con successo le normali sfide e far sì che si possa vivere con consapevolezza, maggiore benessere ed autoefficacia se stessi e il proprio ambiente.

Quali sono, perciò, le situazioni in cui può essere utile andare dallo psicologo?

Uno psicologo direbbe: tutte quelle nelle quali non riusciamo a vivere serenamente e che ci creano un malessere che si perpetua nel tempo.

Proviamo a fare una breve lista:

• Se il malessere crea difficoltà di concentrazione e interferisce con la vostra vita personale e lavorativa
• Se non siete riusciti a risolvere il problema o a trovare giovamento dal consiglio di parenti o amici
• Se, nonostante la consulenza di medici o di altri specialisti, continuate a soffrire di quel “problemino d’ansia”
• Se avete pensieri o reazioni che non riuscite a controllare, né a spiegare
• Se avete sempre vissuto determinate situazioni in modo piacevole e, improvvisamente, vi creano disagio
• Se le vostre tensioni hanno ripercussioni sulla vostra salute, a vari livelli più o meno gravi
• Se vi sentite sempre tristi o preoccupati

Chi va dallo psicologo dimostra a se stesso di essere una persona che si permette di desiderare la felicità e il benessere, superando i momenti di fragilità e difficoltà.

Chi intraprende un percorso psicologico sa chiedere aiuto per i problemi emotivi e affettivi, decidendo di volersi prendere cura di se comprendendo di non riuscire a farcela da sola/o

Chi va dallo psicologo coraggiosamente accetta la possibilità e il rischio di conoscersi profondamente e autenticamente nelle proprie risorse e nei propri limiti.

Da un’analisi comparativa effettuata da Guidapsicologi.it, portale italiano leader nella ricerca di professionisti psicologi, è emerso che le problematiche più frequenti per cui le persone richiedono un intervento sono, in ordine di importanza:

• Ansia e attacchi di panico
• Problemi di coppia
• Problemi sessuali
• Umore ed emozioni
• Problemi di personalità
• Crescita personale

Non aspettate che un piccolo disagio diventi un grande problema. Contattate lo psicologo della vostra città e “regalatevi” una vita più serena e consapevole.

Francesco Rappoccio – Psicologo