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Manicomi in Italia e la Legge Basaglia: Un viaggio verso l’umanizzazione della salute mentale

Manicomi in Italia e la Legge Basaglia: Un viaggio verso l’umanizzazione della salute mentale

Fino agli anni ’70, in Italia, le persone con gravi disturbi mentali venivano spesso confinate nei manicomi, istituzioni dove venivano isolate dalla società e sottoposte a trattamenti disumani.

Questi luoghi erano destinati a chi soffriva di condizioni mentali severe, ma il loro funzionamento si basava principalmente sulla segregazione piuttosto che sulla cura.

Le condizioni nei manicomi erano estremamente dure: i pazienti spesso vivevano in strutture sovraffollate, subivano trattamenti coercitivi, come elettroshock e contenimenti fisici, e avevano un accesso limitato a cure terapeutiche efficaci.

La Legge Basaglia e la Chiusura dei Manicomi

La svolta decisiva nella storia della salute mentale in Italia è arrivata con la Legge 180, conosciuta come Legge Basaglia, dal nome dello psichiatra Franco Basaglia, che ne fu il principale promotore. Approvata nel 1978, questa legge portò alla chiusura progressiva dei manicomi, rivoluzionando l’approccio al trattamento dei disturbi mentali.

Basaglia credeva fermamente che il trattamento delle persone con malattie mentali non dovesse basarsi sull’internamento e l’emarginazione, ma sulla dignità, l’inclusione e il diritto alla cura.

La Legge 180 stabilì che i manicomi dovessero essere gradualmente smantellati e che i pazienti dovessero ricevere trattamenti personalizzati in strutture comunitarie aperte, come i Centri di Salute Mentale (CSM), che permettessero loro di mantenere legami sociali e familiari. Il modello di cura divenne territoriale, con l’obiettivo di promuovere il reinserimento sociale e ridurre la segregazione.

Cosa Succede Oggi in Caso di Grave Disturbo Mentale

Oggi, in Italia, una persona con un grave disturbo mentale viene presa in carico dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) attraverso i Dipartimenti di Salute Mentale (DSM). I DSM sono responsabili della prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con disturbi psichiatrici, e sono composti da diverse strutture:

  • Centri di Salute Mentale (CSM): Offrono assistenza ambulatoriale, visite domiciliari, terapie psicologiche e farmacologiche. Sono il punto di riferimento principale per chi soffre di disturbi mentali.
  • Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC): Sono reparti ospedalieri specializzati in cui le persone possono essere ricoverate temporaneamente in caso di crisi acute.
  • Strutture Residenziali Psichiatriche: Offrono accoglienza e trattamento per pazienti che necessitano di un ambiente protetto per un periodo più lungo.

Il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO)

In situazioni di emergenza, quando una persona con un disturbo mentale rappresenta un pericolo per sé o per gli altri e rifiuta le cure, può essere disposto un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO). Il TSO è un intervento delicato, regolato dalla Legge 833/1978, che deve rispettare una serie di criteri rigorosi:

  1. Criterio clinico: Deve esserci una diagnosi di disturbo mentale che richiede intervento immediato.
  2. Rifiuto delle cure: Il paziente deve rifiutare le cure proposte.
  3. Necessità del trattamento: Non ci devono essere alternative più leggere e appropriate.

Il TSO può essere richiesto da un medico, convalidato da un secondo parere medico e infine approvato dal sindaco del comune in cui risiede il paziente. Il trattamento viene di solito eseguito in una struttura ospedaliera (SPDC) e dura al massimo sette giorni, ma può essere rinnovato se necessario.

La Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC) per i Disturbi Mentali Gravi

La Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC) è una delle terapie più utilizzate ed efficaci per il trattamento dei disturbi mentali, inclusi quelli gravi come la schizofrenia, il disturbo bipolare e la depressione maggiore. Nella TCC, il focus è sui pensieri disfunzionali, le emozioni e i comportamenti che mantengono il disturbo. La terapia aiuta i pazienti a riconoscere e modificare questi schemi, migliorando il loro funzionamento quotidiano.

Nel contesto di un grave disturbo mentale, la TCC può essere utilizzata per:

  • Gestione dei sintomi: Insegnare ai pazienti a identificare i segnali precoci di ricadute o crisi, e fornire strumenti per affrontarle.
  • Riduzione dello stress: Tecniche di rilassamento e di gestione dello stress possono ridurre il rischio di episodi acuti.
  • Modifica delle credenze disfunzionali: Nei disturbi come la schizofrenia, la TCC può aiutare a ridimensionare le idee deliranti o a gestire meglio le allucinazioni.
  • Miglioramento delle competenze sociali: Molti pazienti con disturbi gravi hanno difficoltà relazionali; la TCC può aiutarli a sviluppare abilità di comunicazione e di gestione delle relazioni.

Conclusione

La chiusura dei manicomi, sancita dalla Legge Basaglia, ha segnato una tappa fondamentale nella storia della salute mentale in Italia, aprendo la strada a un modello di trattamento più umano e integrato. Oggi, le persone con disturbi mentali gravi possono ricevere cure appropriate attraverso una rete di servizi territoriali e ospedalieri. Il Trattamento Sanitario Obbligatorio rappresenta un intervento di ultima istanza, sempre regolato da norme precise per garantire il rispetto della dignità del paziente. La Terapia Cognitivo Comportamentale continua a essere una delle risorse più efficaci per affrontare e gestire anche i disturbi psichiatrici più complessi.

Per trovare un Centro di Salute Mentale (CSM) nella tua città:

  1. Contattare il tuo medico di base: Il medico di famiglia può indicarti il CSM più vicino e indirizzarti verso i servizi di salute mentale del territorio.
  2. Consultare il sito web della tua ASL (Azienda Sanitaria Locale): Ogni ASL ha una sezione dedicata ai servizi di salute mentale, dove è possibile trovare l’elenco dei Centri di Salute Mentale, i contatti e gli orari di apertura. Cerca il sito dell’ASL della tua città o provincia.
  3. Numero verde o centrale di prenotazioni regionali: Alcune regioni offrono numeri verdi o centrali di prenotazioni che forniscono informazioni su tutti i servizi sanitari, inclusi i CSM.
  4. Ricerca online: Puoi cercare direttamente su Google utilizzando parole chiave come “Centro di Salute Mentale [nome della tua città]” o “CSM [nome della tua città]”. Molti CSM hanno informazioni di contatto facilmente reperibili online.
  5. Rivolgerti a uno sportello di accoglienza o urp: Gli uffici URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) delle strutture sanitarie locali possono fornire informazioni dettagliate sui servizi di salute mentale e aiutarti a trovare il CSM competente per la tua zona.

Fonte foto: Dan Meyers (@dmey503) | Unsplash Photo Community

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