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Mollo tutti e tutto!

Mollo tutti e tutto!

La voglia di fuggire da tutto e da tutti è un’esperienza comune che, in psicologia, può riflettere una reazione a stress, sovraccarico emotivo o sentimenti di isolamento e disperazione. Questa sensazione può manifestarsi in diversi contesti, dalle situazioni di vita quotidiana a esperienze di trauma o difficoltà croniche.

Significato in Psicologia

La voglia di fuggire è generalmente legata a una serie di emozioni intense e complesse. Alcune delle ragioni psicologiche dietro questo desiderio possono includere:

  1. Sovraccarico emotivo: Sentirsi sopraffatti da responsabilità, problemi o emozioni che diventano difficili da gestire. Quando le risorse emotive sono esaurite, può emergere il bisogno di scappare per trovare un sollievo momentaneo.
  2. Ansia o paura: Le persone che soffrono di ansia intensa o attacchi di panico possono sentire il desiderio di fuggire da situazioni o luoghi che percepiscono come minacciosi o insostenibili.
  3. Depressione: In condizioni depressive, il desiderio di fuggire può essere il risultato di un senso di disperazione, apatia o mancanza di scopo. L’individuo può voler allontanarsi da tutto per evitare il dolore emotivo.
  4. Burnout: Lo stress cronico, soprattutto in ambito lavorativo o relazionale, può portare al burnout, che si manifesta spesso con un desiderio di fuga per sfuggire a una situazione percepita come insostenibile.
  5. Evitamento emotivo: In alcuni casi, la voglia di fuggire può essere un meccanismo di difesa contro emozioni dolorose o situazioni che si percepiscono come insopportabili.

Gestione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (TCC)

La terapia cognitivo-comportamentale è un approccio terapeutico efficace per affrontare il desiderio di fuga, poiché si concentra sul riconoscimento e sulla gestione dei pensieri disfunzionali e dei comportamenti che possono alimentare questa sensazione. Ecco come viene gestita questa problematica nella TCC:

  1. Identificazione dei Pensieri Distorti:
    • In TCC, uno dei primi passi è identificare i pensieri automatici e distorti che alimentano il desiderio di fuggire. Questi pensieri potrebbero includere frasi come “Non ce la faccio più”, “Nessuno mi capisce” o “Non posso sopportare questa situazione”.
    • Il terapeuta aiuta il paziente a riconoscere queste convinzioni irrazionali e a sostituirle con pensieri più realistici e adattivi.
  2. Ristrutturazione Cognitiva:
    • Una volta identificati i pensieri disfunzionali, la TCC mira a ristrutturarli, cioè a modificarli in modo da renderli meno ansiogeni o disperanti. Ad esempio, il pensiero “Devo andarmene perché non posso sopportare questo stress” può essere ristrutturato in “Posso gestire lo stress un passo alla volta, cercando soluzioni invece di evitare”.
  3. Tecniche di Gestione dello Stress:
    • Il desiderio di fuga spesso nasce dallo stress. Nella TCC vengono insegnate tecniche per ridurre lo stress e la tensione emotiva, come la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo e la mindfulness, che aiutano il paziente a rimanere presente nel momento senza cercare la fuga.
  4. Esposizione Graduale:
    • In alcune situazioni, la TCC utilizza l’esposizione graduale per affrontare il desiderio di fuga. Se una persona vuole evitare una situazione specifica (ad esempio, situazioni sociali o responsabilità), il terapeuta può guidarla nell’esporla gradualmente a quelle situazioni, in modo che impari a tollerarle senza sentirsi sopraffatta.
  5. Sviluppo di Abilità di Coping:
    • Nella TCC, vengono insegnate abilità di coping (strategie di adattamento) per affrontare meglio le difficoltà della vita quotidiana. Queste includono la gestione del tempo, la risoluzione dei problemi e l’assertività, in modo che la persona si senta più capace di affrontare le sfide invece di fuggire.
  6. Accettazione delle Emozioni:
    • La TCC può includere anche tecniche basate sull’accettazione, come quelle della Terapia Dialettico Comportamentale (DBT) o della Terapia dell’Accettazione e del Commitment (ACT). Queste tecniche insegnano al paziente a riconoscere le proprie emozioni senza giudicarle o cercare di evitarle, accettandole come una parte normale dell’esperienza umana.
  7. Prevenzione delle Ricadute:
    • Infine, la TCC lavora per prevenire le ricadute insegnando al paziente come riconoscere i segnali di stress e come affrontarli in modo sano e proattivo, in modo che il desiderio di fuga non diventi un meccanismo di coping ripetuto.

Conclusione

Il desiderio di fuggire da tutto e da tutti è una reazione comune a emozioni intense o situazioni stressanti, ma può essere gestito efficacemente con la terapia cognitivo-comportamentale. Lavorando sui pensieri e sui comportamenti disfunzionali, imparando tecniche di gestione dello stress e sviluppando abilità di coping, le persone possono affrontare il desiderio di fuga in modo sano e adattivo.

Fonte foto: Thom Milkovic (@thommilkovic) | Unsplash Photo Community

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