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La tecnica del Chairwork

La tecnica del Chairwork

La tecnica del Chairwork nella Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è una strategia esperienziale che può avere un impatto significativo sul trattamento psicologico. Si basa sull’idea di utilizzare il confronto diretto tra diverse parti del sé o il dialogo immaginario con altre persone, sfruttando lo spostamento fisico tra sedie per dare vita a queste interazioni. La tecnica è particolarmente utile per promuovere una maggiore consapevolezza emotiva e cognitiva, favorendo la risoluzione dei conflitti interni e il miglioramento del benessere psicologico.

Chairwork nella TCC: Come funziona

In TCC, il Chairwork viene utilizzato per affrontare diversi aspetti del funzionamento cognitivo ed emotivo:

  1. Dialogo tra diverse parti del sé: Spesso, i pazienti sperimentano conflitti interiori tra emozioni contrastanti, come una parte di loro che desidera fare un cambiamento e un’altra che teme quel cambiamento. La tecnica consente di dare voce a ciascuna di queste parti, aiutando il paziente a esplorarle e integrarle.
  2. Confronto con pensieri automatici: Utilizzando una sedia per rappresentare i pensieri negativi o disfunzionali, il paziente può spostarsi in un’altra sedia per rispondere razionalmente a tali pensieri, utilizzando le tecniche di ristrutturazione cognitiva tipiche della TCC.
  3. Simulazione di dialoghi: Il paziente può simulare un confronto con una persona significativa (ad esempio, un familiare o un partner) con cui ha un conflitto irrisolto o una difficoltà di comunicazione. Questa tecnica aiuta a esplorare in modo sicuro i sentimenti non espressi e a chiarire i propri pensieri.

Effetti sui pazienti

  1. Maggior consapevolezza emotiva: La tecnica del Chairwork aiuta i pazienti a connettersi più profondamente con le proprie emozioni. L’atto fisico di cambiare sedia favorisce una riflessione attiva su emozioni e pensieri, permettendo di riconoscere e comprendere meglio le proprie reazioni emotive.
  2. Risoluzione dei conflitti interni: Spesso i pazienti sono bloccati in conflitti intrapsichici, come desideri opposti o paure non risolte. Il Chairwork facilita il dialogo tra queste parti, permettendo una risoluzione più chiara e consentendo di integrare aspetti contrastanti del sé, riducendo il senso di frammentazione.
  3. Miglioramento della flessibilità cognitiva: Simulare dialoghi con sé stessi o con altri consente ai pazienti di vedere le situazioni da diverse prospettive, promuovendo la flessibilità cognitiva e riducendo la rigidità dei pensieri negativi o distorti.
  4. Elaborazione emotiva: Il Chairwork è utile per affrontare emozioni intense o represse come rabbia, dolore o perdono. Permette ai pazienti di esplorare e rilasciare queste emozioni in un ambiente sicuro, promuovendo un’elaborazione emotiva più profonda rispetto alla semplice discussione verbale.
  5. Empowerment personale: Coinvolgere il paziente in un processo attivo e fisico come il Chairwork può aumentare il senso di controllo e autoefficacia. Spostarsi fisicamente da una sedia all’altra aiuta il paziente a sentire il cambiamento in modo concreto, favorendo la sensazione di “risolvere” qualcosa in modo tangibile.
  6. Miglioramento delle relazioni interpersonali: Quando utilizzato per simulare confronti con altre persone, il Chairwork aiuta i pazienti a esplorare le proprie dinamiche relazionali e a migliorare la comunicazione. Ad esempio, può essere usato per praticare espressioni di bisogni o sentimenti difficili, preparando il paziente a gestire meglio le interazioni nella vita reale.
  7. Riduzione dei sintomi psicologici: Studi indicano che il Chairwork può ridurre sintomi legati ad ansia, depressione, traumi e stress, in quanto consente un’elaborazione attiva di problemi irrisolti e promuove la ristrutturazione cognitiva in modo più coinvolgente.

Applicazioni specifiche

  • Ansia e disturbi fobici: Il Chairwork può essere utilizzato per simulare situazioni che provocano ansia, permettendo al paziente di confrontarsi con le proprie paure in modo sicuro e controllato.
  • Disturbi depressivi: Aiuta i pazienti a esplorare i loro pensieri negativi ricorrenti, favorendo una maggiore flessibilità cognitiva e l’accettazione emotiva.
  • Trauma e PTSD: Nella rielaborazione del trauma, il Chairwork può essere usato per permettere al paziente di confrontarsi con figure simboliche del trauma e processare emozioni difficili in un ambiente sicuro.
  • Disturbi alimentari: I pazienti possono utilizzare il Chairwork per esplorare le dinamiche del controllo e dei pensieri disfunzionali riguardo al cibo e al corpo.

Considerazioni finali

Il Chairwork nella TCC è una tecnica potente che aiuta i pazienti a diventare più consapevoli delle proprie emozioni e pensieri, migliorando la capacità di gestire i conflitti interni e promuovendo la crescita personale. Sebbene richieda una certa disponibilità a partecipare attivamente, è una tecnica versatile e altamente adattabile a diversi tipi di disturbi e problemi psicologici.

Fonte foto: Alessandra Onisor (@alessandra_onisor) | Unsplash Photo Community

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