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Il disturbo da ossessione per la pulizia – Washers and Cleaners

Il disturbo da ossessione per la pulizia – Washers and Cleaners

Il disturbo da ossessione per la pulizia, spesso associato al disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), è caratterizzato da pensieri intrusivi e ripetitivi legati alla pulizia o alla contaminazione, che portano a rituali compulsivi come lavarsi frequentemente le mani, disinfettare oggetti o pulire ripetutamente l’ambiente circostante.

La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è uno degli approcci più efficaci per trattare il DOC, inclusa l’ossessione per la pulizia. Di seguito una panoramica su come la TCC affronta questo disturbo:

1. Esposizione con prevenzione della risposta (ERP)

  • Esposizione graduale: Il paziente viene esposto in modo graduale e controllato alle situazioni che scatenano l’ansia (ad esempio, toccare oggetti considerati “sporchi” o entrare in luoghi percepiti come contaminati), senza permettere di eseguire i rituali di pulizia.
  • Prevenzione della risposta: Durante queste esposizioni, al paziente viene impedito di eseguire i comportamenti compulsivi (come lavarsi le mani), con l’obiettivo di ridurre progressivamente l’ansia e il bisogno di compiere il rituale.

2. Ristrutturazione cognitiva

  • Viene insegnato al paziente a identificare e modificare i pensieri irrazionali legati alla pulizia e alla contaminazione, come “se non mi lavo le mani, mi ammalerò gravemente”.
  • L’obiettivo è riformulare questi pensieri in modo più realistico e meno catastrofico, riducendo l’intensità delle ossessioni.

3. Tecniche di gestione dell’ansia

  • Rilassamento: Tecniche come la respirazione profonda o il rilassamento muscolare progressivo possono essere insegnate per gestire l’ansia legata all’esposizione.
  • Mindfulness: Aiuta il paziente a osservare i pensieri ossessivi senza reagire ad essi, riducendo l’impatto che questi hanno sul comportamento.

4. Abituazione all’ansia

  • L’idea alla base della TCC è che, esponendosi ripetutamente a ciò che provoca ansia senza mettere in atto le compulsioni, il paziente si abitua all’ansia, che col tempo diminuisce in intensità.

5. Auto-monitoraggio

  • Il paziente è spesso invitato a tenere un diario per tracciare le situazioni scatenanti, le ossessioni, le compulsioni e l’ansia, con l’obiettivo di diventare più consapevole dei propri modelli di pensiero e comportamento.

La TCC può richiedere tempo e impegno, ma ha dimostrato di essere altamente efficace nel trattamento del DOC. Solitamente, è utile anche una combinazione di trattamento farmacologico con antidepressivi, in particolare gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), per potenziare i benefici della terapia.

Fonte foto:Precious Plastic Melbourne (@preciousplasticmelbourne) | Unsplash Photo Community

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