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Ansia anticipatoria

Ansia anticipatoria

L’ansia anticipatoria è una forma di ansia che si manifesta quando una persona prova paura, preoccupazione o stress in anticipo rispetto a un evento futuro percepito come minaccioso o stressante. Può riguardare situazioni quotidiane, come parlare in pubblico, sostenere un esame o affrontare una visita medica, e si caratterizza per il fatto che l’ansia emerge prima che l’evento si verifichi, spesso settimane o giorni in anticipo.

L’ansia anticipatoria secondo la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT):

La Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) considera l’ansia anticipatoria il risultato di un ciclo di pensieri disfunzionali, emozioni e comportamenti che si rinforzano a vicenda. L’obiettivo della CBT è rompere questo ciclo, affrontando sia i pensieri irrazionali che mantengono l’ansia, sia i comportamenti evitanti o di controllo che la alimentano.

Componenti principali della CBT nell’ansia anticipatoria:

  1. Pensieri disfunzionali: Le persone che soffrono di ansia anticipatoria tendono a immaginare scenari negativi o catastrofici legati all’evento futuro. Alcuni pensieri comuni includono:
    • “Sarà un disastro.”
    • “Non riuscirò a gestire la situazione.”
    • “Sicuramente fallirò.”

    Questi pensieri sono spesso distorsioni cognitive, come il pensiero catastrofico (esagerare le conseguenze negative) o il pensiero tutto o niente (vedere le cose in bianco e nero). La CBT utilizza la ristrutturazione cognitiva per aiutare le persone a identificare e modificare questi pensieri, sostituendoli con valutazioni più equilibrate e realistiche, ad esempio: “Posso prepararmi per questa situazione e affrontarla in modo adeguato.”

  2. Comportamenti evitanti: Un’altra caratteristica dell’ansia anticipatoria è il comportamento di evitamento. Le persone possono evitare situazioni temute per cercare di ridurre l’ansia, ma questo comportamento a lungo termine rinforza la paura, poiché non permette alla persona di affrontare e superare la situazione.

    La CBT utilizza tecniche come l’esposizione graduale per ridurre l’evitamento. Questo approccio prevede che la persona si esponga progressivamente alla situazione temuta in modo controllato, così da ridurre la risposta ansiosa nel tempo e sviluppare fiducia nella propria capacità di affrontarla.

  3. Regolazione emotiva: L’ansia anticipatoria è associata a una forte attivazione emotiva, che può includere sintomi fisici (ad esempio, aumento del battito cardiaco, sudorazione) e pensieri ansiogeni ricorrenti. La CBT include tecniche per gestire le emozioni e ridurre i sintomi fisici dell’ansia, come esercizi di rilassamento, respirazione diaframmatica e pratiche di mindfulness, che aiutano a vivere il momento presente senza eccessiva preoccupazione per il futuro.
  4. Problem solving e gestione delle situazioni future: In alcuni casi, l’ansia anticipatoria nasce dal fatto che una persona si sente impreparata o incapace di gestire l’evento futuro. La CBT può includere tecniche di problem solving per aiutare la persona a identificare e affrontare i problemi specifici legati alla situazione. Questo può includere pianificare come affrontare determinati ostacoli o praticare strategie di coping.

Strumenti della CBT per trattare l’ansia anticipatoria:

  1. Diario dei pensieri: Un esercizio tipico della CBT consiste nel tenere un diario per monitorare i pensieri ansiosi. Questo strumento aiuta a riconoscere i pensieri automatici negativi che innescano l’ansia anticipatoria e a valutarli in modo critico.
  2. Esposizione graduale: Questo metodo consiste nell’esporre la persona, in maniera graduale e controllata, alla situazione temuta. Inizialmente, si possono affrontare situazioni meno ansiogene, per poi progredire verso quelle più difficili, riducendo l’ansia attraverso ripetuti “incontri” con l’evento temuto.
  3. Ristrutturazione cognitiva: Il terapeuta insegna al paziente a identificare e mettere in discussione i pensieri catastrofici o irrazionali legati all’evento futuro, fornendo un quadro più realistico e meno ansiogeno.
  4. Tecniche di rilassamento: Pratiche come la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo o la meditazione mindfulness aiutano a gestire i sintomi fisici dell’ansia e a calmare la mente.
  5. Desensibilizzazione sistematica: Una tecnica che combina l’esposizione graduale alla situazione temuta con tecniche di rilassamento per ridurre la risposta ansiosa. Durante l’esposizione, la persona si concentra sul mantenimento di uno stato di rilassamento, rendendo più facile affrontare la situazione senza eccessiva ansia.

Obiettivi della CBT per l’ansia anticipatoria:

  • Ridurre i pensieri catastrofici: Attraverso la ristrutturazione cognitiva, si mira a ridurre il pensiero negativo e a sostituirlo con valutazioni più equilibrate.
  • Aumentare la tolleranza all’incertezza: Molta ansia anticipatoria nasce dalla paura dell’ignoto. La CBT aiuta a sviluppare una maggiore capacità di accettare e tollerare l’incertezza.
  • Promuovere l’azione invece dell’evitamento: Esponendosi alle situazioni temute e imparando ad affrontarle, la persona sviluppa fiducia nelle proprie capacità di gestione, riducendo l’ansia.

L’ansia anticipatoria è spesso trattata con successo attraverso la CBT, che permette alla persona di acquisire strumenti concreti per affrontare le situazioni temute e rompere il ciclo dell’ansia.

 

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