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15 anni e continuo a “sposare” un Narciso

15 anni e continuo a “sposare” un Narciso

Era il 2006 e lavoravo per un’Azienda da alcuni anni.

Le mie colleghe erano tutte donne mie coetanee o quasi (le cose non sono cambiate nel tempo), prese da relazioni complesse, passionali e interminabili.

C’era la donna sposata da alcuni anni, felice del suo matrimonio, sportiva, che condivideva tutto con l’uomo della sua vita, weekend fuori porta, cura del corpo e dell’anima, una coppia perfetta che non aveva necessità di altro; c’era la donna che non perdeva occasione di definirsi “libera”, incontrava molti uomini ed ognuno di loro era una conquista, fatta di incontri intensi, romantici ed esclusivi; c’era la donna che sognava il principe azzurro ma che, ogni volta, ne incontrava qualche copia sbiadita e non riusciva a spiegarsi il perché.

Fu in quell’anno che venne pubblicato un libro che fu Il Regalo per eccellenza per colleghe e amiche, un libro che, non me ne voglia la scrittrice Umberta Telfener, nota Psicologa e Psicoterapeuta), avrebbe potuto scrivere ognuna di quelle colleghe e amiche (almeno nei fatti vissuti).
Ho sposato un narciso, Manuale di sopravvivenza per donne innamorate, edito da Castelvecchi, è stato (e lo è ancora) almeno nel 90% delle librerie Billy, nelle case a me conosciute.
Ricordo le lunghe pause caffè nelle quali, soprattutto F. mi ripeteva passi del libro e continuava a dire: “Ce l’ho, ce l’ha”, come facevamo da bambini nella raccolta delle figurine.
Credo che il successo di questo libro (delle vendite è merito mio perché l’ho regalato a chiunque!), dipendesse non solo dal semplice linguaggio utilizzato e fruibile a tutti ma soprattutto perché metteva il lettore di fronte a realtà che, molto spesso, non avevano voluto “vedere”, tutti accecati da amore e passione incontrollabili.
Il libro “parla” di Uomini che affascinano e feriscono, sempre più intelligenti della media, sensibili, seduttivi, grandiosi e improvvisamente depressi e inadeguati ma soprattutto si chiede Cosa vuole un narciso da una donna? In molti casi vuole solo essere aiutato a piacersi? Ma se un giorno fosse la donna ad avere bisogno di lui, forse a questo punto inizierebbero i problemi in quanto un narciso punta sempre all’assoluto, all’estremo delle/nelle cose, è tutto preso da imprese troppo grandi ed eroiche per ammettere dubbi o tentennamenti, per essere messo in discussione o addirittura “censurato”.
Arricchito da casi clinici, esempi nella letteratura e nel cinema, consigli e letture suggerite per approfondire la tematica, il libro porta a riconoscere e riconoscersi in una tipologia di Persona piuttosto che in un’altra.
Alcuni passi del libro: “Insospettitevi quando una persona vi accusa pesantemente e si chiama fuori dal gioco, e non vede la sua parte in esso. Quando più banalmente, state guidando, il vetro si appanna e il vostro partner si premura di pulirlo, ma solo dalla sua parte. Insospettitevi quando un uomo vi fa sentire una regina per un certo tempo, ma un giorno cambia d’improvviso: vi critica aspramente o sembra non accorgersi più di voi. Quando siete per strada con un uomo che cammina sempre alcuni passi più avanti. Quando, qualsiasi gli proponiate, dice inizialmente di no, per il solo fatto che non l’ha proposto lui. Ma i segni di riconoscimento non sono tutti cosi negativi. Insospettitevi anche quando un uomo vi sembra troppo simpatico, galante, intelligente, spiritoso”. Insomma un pensiero imminente: “faccio le valigie e fuggo?”, oppure “e adesso che faccio?”.
La scrittrice ‘ricorre al riparo’ consigliando di “Imparare a tenere uno spazio tutto per sé, non affidare loro il proprio valore, non renderli dei mostri ai nostri occhi, non prenderli troppo seriamente, non spingerli a far sempre le cose insieme, rassicurarli e gratificarli, non rassicurarli completamente ecc.”.
Ultimo ma non ultimo, il libro da dei veri e propri consigli su “come tagliare la corda” quando i tentativi falliti sono stati maggiori dei successi. Eh già, perché non dimentichiamocelo, ad un certo punto anche i “migliori matrimoni” possono concludersi.

Una volta un’amica mi disse: “la mia relazione è al capolinea, lui mi ha tradito, con se stesso”.
FR

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